“What you create depends on what you see”
OSSERVARE, RIFLETTERE, CREARE come processo che conduce il pensiero in una dimensione interpretativa aperta, profonda e condivisa che aiuta a smettere di GUARDARE per iniziare a VEDERE. Attraverso lo sguardo si giunge ad una condizione personale, soggettiva. OSSERVARE è come VEDERE, “osservare lentamente” porta a notare particolari inizialmente ignorati che cambiano la concezione e percezione di ciò che si osserva; ciò che si nota “porta fuori”, spinge altrove aiutando ad elaborare il pensiero proiettato; ciò che viene interiorizzato attraverso lo sguardo oltre è pura creazione.
Oltre la sensazione per raggiungere il riconoscibile oggettivo calandosi in un’estetica paradossale che porta, attraverso una sensazione visiva straniante, all’inusuale. L’oggettivo reale assume un concetto non convenzionale diventando a tratti disconnesso, incomprensibile.
Da una concentrazione di sensazioni si percepiscono emozioni diverse, senza filtro che portano ad una graduale estrapolazione degli elementi che si interiorizzano, in maniera inconscia. L’elaborazione del contesto appare ora nitido. Si assiste ad un’evoluzione del filtro emotivo; lo sguardo è oltre, il ciclo è continuo: le emozioni si rigenerano ricaricandosi di forza nuova evolvendo oltre l’emotivo.
Guardare il quotidiano attraverso la libera creatività. Il luogo è frutto di un’azione individuale dove la realtà bizzarra è proiezione della mente. “Fammi Spazio” per dar vita ad un luogo nuovo, libero. Oltre i confini si accoglie il diverso, lo spazio diventa condivisione: “The end is always a surprise”.
Oltre il momento dando un tempo all’istante. L’atmosfera è dinamica, tutto volge in modo rapido, in un solo attimo. La figura non è stabile, i soggetti si moltiplicano susseguendosi nello spazio. In una frazione di tempo l’azione si blocca, l’ambiente è statico. Il momento continua, il moto riprende delicatamente per poi assumere velocità. Oltre l’ultimo momento.
Il ruolo del significato è correlato a soggetti oggettivi caricati di enfasi e mix di percezioni attraverso l’eccesso e l’opposto. L’ oltre si concretizza in una ri significazione che mantiene l’essenza del soggetto ma ne cambia la funzione, il contesto e l’oggetto.
Andare oltre l’evidenza per superare, persuadendo, l’oggettivo e la sua percezione. E’ attraverso lo sguardo che si inizia a vedere e si entra nei dettagli, andando
oltre; è mediante la loro interpretazione che si trasferisce al soggetto un ruolo non riconosciuto universalmente ma attribuito all’evidenza.