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SFS2025

SECOLI FASHION SHOW 2025 | THAUMA

THAUMA - Proiezioni dell'inaspettato

Il profondo disincanto domina la realtà creativa contemporanea che risulta priva di stupefazione.

Dopo un momento di iniziale smarrimento, attraverso uno sguardo spontaneo che non pretende comprensione ma aumenta la propensione allo stupore, la meraviglia ritrovata conduce all’esperienza creativa.

La sorpresa -dispositivo estetico di lettura ed esperienza utile a percepire la novità- assume connotazioni differenti: i confini non sono più convenzionali, le soluzioni innovative portano a forme di espressione che abbracciano il contemporaneo.

Il nuovo risulta ora eccezionale, l’inedito diventa atto creativo, frutto della collaborazione tra meraviglia ed esperienza estetica che conduce a territori inesplorati, a luoghi dell’inatteso.

perturbante

Turbamento dovuto alla rottura della familiarità e dell’abitudinarietà della realtà. 

Perturbante, come un flusso senza tempo, un tumulto che rapisce l’individuo lasciando il corpo vuoto, distaccandolo dalla realtà percettibile e facendolo vivere attimi di tensione | smarrimento in cui a prevalere è il dualismo tra istinto e corpo.

L’Istinto spinge verso l’incognito vincendo sul corpo; il contatto con il nuovo appare intenso.

Tramite il respiro corpo e istinto si fondono nuovamente, muovendosi verso una nuova esperienza fisica e sensoriale che porta a vivere a pieno la meraviglia.

ARTEFATTO | "oggetto come invenzione e non come contraffazione"

Eccessiva elaborazione umana della realtà, lontana dalla manipolazione artificiale. 

Artefatto è artefatto, come l’eccessiva elaborazione umana che non lascia spazio allo stupore.

Artefatto rimane fermo nello spazio, si dispone nell’ambiente, rendendosi irriconoscibile ma percepibile.

Artefatto appartiene ma è estraneo, confonde, in esso vive un dualismo di elementi opposti che creano correlazioni inaspettate; non ha emotività ma crea emozioni perché artificioso, finto e insincero rimandando ad un universo che da origine ad una storia che non esiste ma che ha come valore il non valore stesso.

STRANIANTE | "oggetto come visione e non come riconoscimento"

Trasposizione e derealizzazione della realtà estratta dal contesto abituale per percepirne aspetti nuovi o inconsueti. La cornice cognitiva del quotidiano, caratterizzata dalla percezione del vero tramite coscienza e intuito, porta al senso comune, sistema complesso di conoscenze e modi di osservare la realtà in cui gli oggetti diventano familiari e il loro riconoscimento superficiale.

Il senso comune cade nell’automatizzazione ed è solo tramite lo straniamento che la visione dell’oggetto cambia – mosso da meraviglia – portando con sè una connotazione nuova, inedita.

RARO | "oggetto come singolarità"

Ammirazione e incanto al contatto con l’ eccezionale e l’ incognito .

Sapere ciò che nessuno ha mai saputo, creare ciò che nessuno ha mai creato, osservando la realtà attraverso occhi che non hanno mai visto: la “pura umanità” trasforma il dato grezzo in significato, il brusio del mondo diventa dialogo interiore.

Solo attraverso la creazione di uno spazio proprio, preceduto da un filtro empatico che porta ad un rallentamento, avviene la contemplazione di un’essenza pura di assurda novità, libera da frastuoni e preconcetti.

INEBRIANTE | "oggetto come superamento percettivo del conosciuto

Esaltazione ed estasi dovuta al superamento dei limiti della percezione della realtà.

Spingendosi oltre i confini del noto si vive un’esperienza che coinvolge – di meraviglia improvvisa – che avvolge – di forza inebriante – e amplifica l’ esperienza portandola ad una nuova dimensione.

La percezione di se stessi e del mondo cambia, si fa più intensa, fondendosi con l’euforia. Nel contatto con l’ ignoto, ad aprirsi è il passaggio al superamento percettivo: l’ invisibile si svela, spalancando le porte a nuove prospettive, a modi nuovi di vivere la realtà.

SOVRUMANO | "oggetto come limite del soggetto"

Sconvolgimento di fronte allo scaturire dell’ impeto dello straordinario.

A ogni limite corrisponde una modalità di superamento attuata tramite volontà, attenzione, sensi, illusione, immaginazione e sapere.

La creatività, intrappolata in una stasi soffocante, strutturata attorno a schemi e modelli prestabiliti, si libera da ogni vincolo oltrepassando l’ ordinario.

A compiersi è un viaggio che va oltre i confini del sé; un’ impresa sovrumana, che oltrepassa la stasi creativa, raggiunge una nuova forma di espressione rompendo la catena dell’omologazione.

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